Cos'è uno smart contract

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Poche sintetiche informazioni di contorno. Non è mia intenzione approfondire le tematiche che seguiranno per le quali è molto facile reperire informazioni nel web. Se sei curioso e al termine della lettura desideri avere maggiori informazioni ti suggerisco di scorrere a fondo pagina alla sezione “Fonti per approfondire“, se invece non ti è chiaro quale sia il contenuto del sito web ma ti interessa saperne di più, visita la sezione About.

Definizione e Terminologia - Smart Contract vs Smart Legal Contract

Cos’è uno smart contract?
Uno smart contract è un insieme di righe di codice informatico, vale a dire un insieme di informazioni memorizzate in modo totalmente digitale. Queste informazioni sono organizzate in un’elaborata struttura software che permette di impartire istruzioni alla macchina affinché vengano eseguite specifiche operazioni.

L’interesse per questa tecnologia è nato dalla possibilità di utilizzare questo strumento per costituire dei contratti legalmente vincolanti e, nel contempo, beneficiare delle caratteristiche intrinseche del software stesso. Spicca tra queste la possibilità di rendere automatiche specifiche operazioni, garantendo di fatto la protezione dall’inadempimento della controparte. 

Sicuramente avrai già sentito distinguere lo “Smart Contract” dallo “Smart Legal Contract“. Le due espressioni possono essere ricondotte alle due differenti definizioni, una informatica e l’altra giuridica. Dal punto di vista informatico lo smart contract è un insieme di righe di codice registrate su blockchain, come descritto da Greenspan:

“A smart contract is a piece of code which is stored on an blockchain, triggered by blockchain transaction, and which reads and writes data in that blockchain’s database”
Greenspan, G. (2016). Beware the impossible smart contract, Multichain. 

Lo smart contract inteso in senso informatico non è differente da un’app per smartphone o un programma per computer. É in effetti un software (anch’esso può essere dotato di interfaccia grafica) ma realizzato per interagire con i dati registrati in una blockchain. Risulta quindi ingannevole l’appellativo “contract”, non essendo intrinseche nel software le caratteristiche tipiche del contratto legale come delineato dall’articolo 1321 del Codice civile.

Secondo la definizione giuridica, invece, lo Smart (Legal) Contract deve intendersi come un insieme di istruzioni che danno esecuzione alla volontà delle parti. Concependo quindi le clausole contrattuali come codice informatico affinché possa essere eseguito dalla macchina e, al verificarsi di precise condizioni, innescare specifici eventi secondo la logica “if this then that”. Solo un’analisi del codice informatico, caso per caso, potrà rivelare se siano in esso contenuti gli elementi necessari ai fini dell’attribuzione dell’appellativo “legal”.

Per quanto concerne l’utilizzo del termine “Smart“, maggioritaria è la voce che critica tale scelta. Non ti sarà difficile trovare articoli che si riferiscano a questo strumento denominandolo “Dumb” contract. L’intelligenza è propria del programmatore e non del contratto, il quale si limita ad eseguire quanto definito dal primo.

Brevi cenni storici

Prima della creazione degli smart contracts era possibile automatizzare una prestazione? 
Certamente, e anche prima dell’avvento del digitale. Un distributore automatico rende possibile, attraverso un procedimento meccanico, l’incontro della volontà di venditore e acquirente, senza che questi comunichino in modo diretto, e alla prestazione pecuniaria segue l’erogazione della bibita o dello snack scelto dall’acquirente. Lo smart contract viene definito da alcuni come un successore del distributore automatico e da quest’ultimo avrebbe tratto spunto Nick Szabo per la pubblicazione dei due white paper del 1997. Nei suoi testi l’autore teorizza un sistema di trasferimento di diritti attraverso l’esecuzione di algoritmi. Fondamentale per l’implementazione di quest’idea è stato lo sviluppo della tecnologia blockchain. Le caratteristiche di quest’ultima applicate all’ambito contrattuale hanno subito suscitato l’interesse di molti investitori. Si pensi all’esempio del distributore automatico e alla classica problematica dello snack che rimane incastrato. L’acquirente dovrà rinunciare all’immediata consegna del bene e affidarsi alla buona fede del venditore per quanto riguarda la restituzione della somma spesa, avendo anche l’inconveniente di dimostrare la propria qualità di acquirente. L’utilizzo della tecnologia blockchain pone rimedio a tutte queste problematiche.

Principali ambiti di utilizzo

L’interesse riscontrato per l’utilizzo di reti Dlt e smart contracts non può certamente passare inosservato.  Diversi sono i settori nei quali questa tecnologia è stata implementata. 
Uno dei primi e più celebri utilizzi è quello della notarizzazione, ossia l’operazione con la quale attribuire data certa ad un determinato documento. Trattiamo in profondità l’argomento alla sezione “Sviluppare uno Smart Contract“, analizzando il contenuto dello smart contract e l’interazione con la blockchain Ethereum.
Oltre all’impiego appena citato, tra gli ambiti di maggior rilievo emergono: real estate, healthcare, supplychain, clean and efficient energy supplies, insurance, gaming e DeFi.

Se sei curioso e vuoi approfondire, di seguito troverai alcuni links a famosi players in questi settori. Ricorda che si tratta di un mercato in rapida evoluzione, ogni giorno si concretizzano nuove opportunità di business.

Real Estate
Propy https://propy.com/
RElabs https://www.relabs.it/

SupplyChain
EzLab https://www.ezlab.it/it/ez-lab-smart-agri-food-business/
Provenance https://www.provenance.org/about
TradeLens https://www.tradelens.com

Healthcare
MediLedger https://www.mediledger.com/
Unicef https://www.unicef.org/innovation/blockchain

Clean and efficient energy supplies
LO3 Energy https://lo3energy.com
Planetwatch https://planetwatch.io/

Insurance
Etherisc https://etherisc.com/

Gaming
CryptoKitties https://www.cryptokitties.co
Decentraland https://decentraland.org/
Dice2Win https://dice2.win/

Collectibles & NFTs
Mintable https://mintable.app/
OpeanSea https://opensea.io/
SuperRare https://superrare.co/
GhostMarket https://ghostmarket.io/it

DeFi (decentralized finance)
Aave https://aave.com/
Compound Finance https://compound.finance/
MakerDao https://makerdao.com/en/
Synthetix https://www.synthetix.io/
Uniswap https://uniswap.io/

Blockchain4Innovation – Blockchain Business Revolution 2019 – Flosslab – Università di Cagliari – https://youtu.be/XILpoi69Ba0

Brighi, R., Ferrari, V. (2018). “Digital evidence” e tutele processuali: potenzialità della tecnologia “blockchain”. Ragion pratica, (51), 329-341.

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